La corsa all’eccellenza, alle proposte e alle idee rivoluzionarie di design da applicare all’Expo appena aperto si sono immediatamente rivolte al tema dell’esposizione universale: Nutri il Pianeta, Energia per la Vita.

Le iniziative pubbliche sono cominciate già il primo luglio 2014, giorno in cui l’assessore al Commercio, turismo e terziario Mauro Parolini ha lanciato due bandi. Il primo, rivolto ai designer under 35 con un fondo di 400mila euro e alle imprese del settore arredo, nasceva con l’obiettivo di incrementare il rapporto virtuoso di reciproca collaborazione tra gli uni e le altre. Ai primi si offriva l’opportunità di realizzare la propria idea progettuale, alle aziende di monitorare e accaparrarsi nuovi talenti. Il tema del bando era “Dal tavolo alla tavola” e prevedeva la presentazione e la creazione di nuovi utensili per le cucine degli italiani: posate, pentole, strumenti vari per la preparazione dei cibi, tavoli, sedie e mobili.

Uno degli sponsor della competizione era Regione Lombardia in collaborazione con ADI – Associazione per il disegno industriale – e Federlegno Arredo. Il tutto nato dalla volontà di Design è, un programma integrato d’iniziative il cui scopo è promuovere il settore design in vista dell’Expo 2015.

Il design come punto d’incontro tra pubblico e privato, tra giovani creativi e aziende storiche del settore è stato anche l’obiettivo del distretto mobile di Monza e Brianza. Per gli artigiani e le loro attività è stato indetto Brianza Design Competition, un concorso che avrebbe premiato dieci progetti da esporre al Salone e quindi all’Expo. Tema: la tavola nelle sue forme più estese e ristrette, cioè tavoli, credenze, vetrine e sedute.

Contemporaneamente il design milanese si è concentrato anche sul tema dell’ospitalità, una delle espressioni della tavola e dell’energia nutritiva per il pianeta promosso dall’Expo. Un team del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano si è occupato di progettare gli interni dell’Expo Village. Il progetto finale prevede una pluralità di alloggi per un totale di 397 distribuiti su sette torri e un costo totale di investimento pari a 10 milioni di euro. L’Expo Village, appena terminato, si trova in zona Merlata e, oltre a accogliere i delegati di tutto il mondo che visiteranno l’esposizione, serve anche come alloggio per chiunque lavori all’Expo. Terminata la manifestazione universale, il villaggio verrà ristrutturato e convertito in un progetto di housing sociale. Dagli inizi del 2016, quindi, gli appartamenti saranno convertiti a uso abitativo fisso. I primi destinatari dei futuri alloggi saranno giovani in cerca di una prima abitazione a prezzo calmierato. Per l’occasione è stato completamento rinnovato anche l’edificio della Cascina Merlata (collocato tra l’area Expo e il quartiere Gallaratese). Il futuro residenziale dell’Expo Village sarà la socializzazione degli abitanti tra loro: aree comuni dedicate al relax e alla lettura, una palestra, tavoli da ping pong e tavoli di calcio balilla in tutti i condomini.

Lo slogan “energia per il pianeta” viene applicato anche qui. Le abitazioni dei condomini rispondono a criteri di sostenibilità ambientale. “Le emissioni di anidride carbonica sono ridotte a zero, l’acqua calda è garantita dal teleriscaldamento e da un sistema geotermico e ogni alloggio è fornito di un sistema autonomo di deumidificazione” spiega Alessandro Pasquarielli, amministratore delegato di EuroMilano, la società che si è occupata della riqualificazione dell’area.

Il fornitore ufficiale degli arredi è il Gruppo Euromobil, che verrà affiancato anche da giovai designer legati al mondo dell’autoproduzione che potranno in quest’occasione vedere esposti i loro lavori e idee. Inoltre, i designer in questione sono stati rigorosamente scelti tramite il concorso AAAdesignercercasi. Chiuso il concorso, dieci progetti per altrettanti designer, saranno realizzati in una serie di quaranta pezzi esclusivi. Una curiosità: ci si è già posti il problema di come saranno riutilizzati i sanitari e le porte che verranno sostituiti. E si è già incontrata una soluzione. Verranno infatti destinati a organizzazioni di volontariato milanese. Quanto agli arredi, potranno essere comprati a un prezzo agevolato dai futuri inquilini. In futuro, l’area che oggi ospita un parcheggio per gli autobus dei visitatori, sarà trasformata nel 2018 in un polo scolastico. Asili nido, elementari e medie inferiori fuori dalla porta di casa.

Ma il vero banco di prova del design pensato su misura per l’Expo è stata sicuramente la settimana del Mobile chiusasi una settimana prima dell’apertura dell’esposizione universale. Come da tradizione consolidata, il Salone del Mobile è stato utilizzato come vetrina del design Made in Italy. Punto di partenza quindi e test per quelli che promettono di essere i simboli dell’esposizione universale di Milano.